mercoledì 30 aprile 2008

incenso di Beltane


L'albero indicato per Beltane è il biancospino, raccolto in occasione della festa dell'anno precedente.

Pestate in un mortaio

4 parti di legno
1 parte di petali di fiori
1 parte di foglie d'edera seccate e triturate
10 gocce d'olio essenziale di gelsomino


Da bruciare su carboncino.

Beltane: 1 Maggio




La Dea e il Dio si uniscono nell'amore
e la Terra fiorisce nell'estasi


"Beltane" significa "fuoco lucente" e si riferisce ai falò che venivano accesi dai Druidi in onore del Dio celtico Bel, Beli, Balar, Balor o Belenus. Bel, il Dio della luce, del fuoco e della guarigione, aveva sì le qualità del sole ma non era prettamente una divinità solare, non essendo i celti specificatamente devoti del Sole che consideravano una divinità femminile.

Beltane è anche conosciuto come la Vigilia di Maggio, il giorno di Maggio e la notte di Valpurga.
I raccolti sono benedetti per l'anno che verrà e danzare attorno al fallico palo di maggio è una tradizione che ancora esiste in molti luoghi. Questa festività rappresenta la sacra unione del Dio e della Dea. La fertilità esplode dal guscio che una volta lo conteneva e il verde della terra sta velocemente ritornando ai nostri occhi.

Beltane segna l'inizio dell'estate ed è un tempo per festeggiare, celebrare e gioire. E' un momento per guardare avanti, al futuro e per prepararci ai mesi caldi che verranno. E' anche tempo d'amare, dell'unione e del sacro matrimonio che onora la fertilità della terra.

Nella tradizione celtica, i due grandi festival dell'anno solare sono Samhain e Beltane, la celebrazione della morte e della rinascita, rispettivamente. Nei nostri rituali noi celebriamo l'unione tra la Grande Madre e il suo giovane Dio Cornuto. Il loro amore porta nuova vita alla Terra.
Il Grande Rito simboleggia il matrimonio sacro, o l'unione sessuale del Signore e della Signora. Spesso questo rito viene celebrato simbolicamente attraverso un uomo e una donna che mettono un athame (simbolo fallico) in un calice (simbolo femminile).

Nella vecchia Europa, interi villaggi celebravano Beltane scappando nei boschi per fare del sesso libero. Qualsiasi bambino fosse stato concepito durante questa occasione veniva considerato figlio degli Dei. Questi " matrimoni silvani " erano atti di magia simpatica che si credeva avessero un effetto positivo sul raccolto, sugli animali e su loro stessi. (In questi anni dove purtroppo l'Aids e malattie veneree la fanno da padrone bisogna celebrare solo la responsabilità -- questo significa sesso sicuro, monogamia o addirittura astinenza. Usate il vostro giudizio.)

Veniva eletta una regina ed un re di Maggio per condurre i festeggiamenti. Rappresentavano infatti il Dio e la Dea in terra. Tradizionalmente, la regina di maggio cavalcava un cavallo bianco, mentre il re, uno nero. Il re di maggio era anche chiamato "il signore del palo di maggio", mentre la regina "vergine madre". Venivano incoronati con fiori e tutta la giornata di festeggiamenti sarebbe stata seguita da una notte di amore. "I matrimoni di maggio" che accadevano questa notte, potevano durare un anno e un giorno o solo dal tramonto all'alba.

La fertilità del raccolto è un tema importante in questo Sabbat. Le scope venivano cavalcate come cavalli attraverso i campi dalle donne, in un simbolico rito di fertilità. Il Palo di Maggio era la parte centrale della celebrazione e sopra portava una ghirlanda. Il palo rappresentava le forze maschili e la ghirlanda quelle femminili. La pratica che vi è tuttora di adornare un palo con dei nastri è un'invezione più recente anche se la danza in circolo è antica quanto la tradizione. Gli uomini rincorrevano a cavallo le donne, cercando di prendere, come Pwyll che rincorre Rhiannon. (Lei non poteva essere presa se non voleva).
Il palo era solitamente il pino che era stato decorato a Yule con la maggior parte dei rami rimossi. I nastri venivano attaccati nella parte superiore ed erano rossi e bianchi: il rosso del Dio e il bianco della Madre. I partecipanti avrebbero iniziato a danzarci attorno: gli uomini tenendo un nastro rosso e le donne quello bianco. Durante la danza i nastri venivano intrecciati per formare un simbolico incrocio di nascita attorno al palo fallico, che ovviamente rappresentava l'unione della Dea e del Dio.

La fertilità e la guarigione erano fondamentali. Il falò era anche una parte del rituale e il fuoco di Beltane era composto dalle nove erbe sacre ai Celti. I fuochi della casa venivano spenti e venivano riaccesi dal fuoco sacro del rituale. I campi e le case erano benedetti con delle foglie brucianti. Quando il falò si spegneva pian piano, il bestiame veniva fatto attraversare le ceneri per essere benedetto e guarito. Un'altra tradizione era quella di saltare sul fuoco tre volte per avere buona fortuna. Le coppie avrebbero sancito la loro promessa d'amore, saltando sul fuoco assieme, anche se ne faceva un matrimonio. Si considerava sfortunato essere sposati nel mese di Maggio, il matrimonio sacro era riservato al Dio e alla Dea.

Un'altra bellissima celebrazione di Beltane era fatta attraverso il rito di "portar dentro Maggio". I giovani del villaggio andavano per campi e boschi a mezzanotte del 30 aprile per raccogliere fiori con cui decorare se stessi, i loro familiari e le loro case. Nel ritorno a casa, si fermavano ad ogni porta per lasciare un fiore e in cambio ricevere del cibo e delle bevande. Se ci pensate assomiglia molto alla tradizione di "dolcetto o scherzetto" di Samhain.

E' anche ritenuto rituale filare, ricamare e tessere in questo periodo dell'anno. L'atto di unire insieme il filo e l'ago per formare un terzo oggetto è considerato spirito di Beltane.

Per i moderni Pagani, Beltane è il tempo dell'unione e del piacere; la celebrazione del ritorno del calore del sole e del rinvigorirsi della Terra. E' la rinconciliazione degli opposti, attraverso l'amore e i frutti che sorgono da questa riconciliazione. E' il momento di ridare i nostri propositi per l'anno e l'amore agli altri. Inoltre è importante tenere a mente i propositi di Ostara e metterli in azione finalmente. Andrebbero onorati anche i guardiani della casa oggi.

E' anche un momento di conoscenza profonda del sè, di amore, di unione e di sviluppo del proprio potenziale, nella ricerca di una crescita personale. La prima mattina di maggio viene considerata magica per le acque selvatiche ( rugiada, fiumi, cascatelle ). Infatti veniva raccolta e conservata ed utilizzata per fare bagni di bellezza o bevuta per ottenere guarigione. Si dice che ogni fanciulla che fa il bagno in questa acqua magica sarà bella per tutto l'anno che segue.

Infine gli ultimi tre giorni di Aprile le case vanno purificate con fumigazioni di bacche di ginepro.

martedì 22 aprile 2008

Earth day 2008


Il Giorno della Terra, in inglese Earth Day è il nome usato per indicare due diverse festività, una che si tiene annualmente ogni primavera nell'emisfero Nord del pianeta, ed un'altra in autunno dedicate all'ambiente ed alla salvaguardia del pianeta . Le Nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno nell'equinozio di Marzo ma è un'osservanza per la maggior parte dichiararla il 22 aprile di ciascun anno. Questo secondo Earth Day fu celebrato a livello internazionale per la prima volta il 22 aprile per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Nato come movimento universitario, nel tempo l'Earth Day è divenuto un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento dell'aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e l'energia, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.



Oggi è la 38esima Giornata Mondiale della Terra. Cosa puoi fare per partecipare attivamente? Tanti nostri piccoli gesti quotidiani possono, tutti insieme, aiutare il mondo a guarire dalla febbre.

L'effetto serra e il riscaldamento globale sono in cima all'agenda politica globale, se ne stanno occupando l'Onu, Kyoto e tutti i governi del mondo. E tu? Il nostro stile di vita conta, e pesa, molto. Ecco come ridurre la nostra impronta ecologica. Questi eco-consigli sono stati estrapolati dalle indicazioni del decalogo di Al Gore, dalle indicazioni del World Watch Institute e incidono sulle emissioni di CO2 nei principali settori dei paesi occidentali, ovvero produzione industriale, consumi di energia, di risorse, trasporti.

1. Cerca il bollino verde. Scegli prodotti con una certificazione "eco". Sceglili di qualità, durevoli, belli e funzionali: quelli fuori moda o difficili da usare vengono buttati prima.

2. Cambia la luce.
Sostituisci una lampadina normale con un'altra a basso consumo per risparmiare 70 kg di CO2 l'anno e tanti soldi in bolletta (almeno 60 euro l'anno se le si cambia in tutta la casa). Le vecchie lampadine al tungsteno dovrebbero in realtà chiamarsi "stufette": il 95% dell'elettricità la sprecano in calore inutile.

3. Meno "usa & getta".
Smettila di starnutire sugli alberi. Per pulire, detergere, pulirsi, farsi la barba, scrivere… c'è sempre un'alternativa migliore della carta da cellulosa vergine.

4. Più riciclo.
La carta riciclata riduce del 20% la CO2 e salva gli alberi. La plastica diventa mille cose diverse. Riciclare il vetro fa risparmiare il 30% di CO2 e il 120% di materie prime. Riciclare le lattine di alluminio l'85%, e con 37 lattine si fa una caffettiera nuova.

5. Risparmia con "classe".
Un frigo di classe "A" va per 43 ore con la stessa energia consumata da uno di classe "C" in 16. Usa lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico: il tasto "1/2" inganna, dà risparmi solo del 20%. E un bucato a 90°C consuma sette volte tanto che a 30°!

6. Niente luci rosse.
Stereo, tv e dvd in "stand-by" succhiano da 70 a 150 euro all'anno d'elettricità, non per il led ma perché stanno accesi per "sentire" il telecomando. No, spegni tutto con il pulsante.

7. Riscalda meglio.
Non coprire i caloriferi con niente. Abbassa il termostato, ogni grado in meno fa risparmiare l'8% annuo. Se la caldaia ha più di vent'anni, sostituiscila.

8. Climatizzatore.
Usalo moderatamente, non installarlo su una parete assolata, e quand'è acceso le finestre vanno chiuse.

9. Ai fornelli.
Pentole dello stesso diametro della corona dei fornelli, altrimenti si spreca fino a un terzo di calore. E col coperchio! Senza si consuma il quadruplo di gas.

10. Ecosostenibili a tavola.
Meno carne: 1 kg di carne consuma 100 volte le risorse di 1 kg di cereali. Verdure di stagione, non di serra. Più cibi locali, meno trasporti internazionali. Meglio da agricoltura biologica: le fattorie bio emettono metà dei gas delle altre.

11. Acqua di rubinetto.
Ha tanti eco-vantaggi, costa poco, è controllatissima. Raccoglila in una brocca al mattino per la sera, il cloro evapora ed è pure buona!

12. In macchina meno e meglio.
Il 46% delle emissioni di CO2 dei trasporti viene da auto private. L'auto ben tagliandata può consumare il 5% in meno. Con le gomme gonfie, il 2%. Non partire subito: a freddo "beve" il 50% in più.

13. Se si può, in treno.
Da Milano a Roma un passeggero in aereo genera 80 kg di CO2; in auto da solo, 70 kg; in treno tre volte meno: 23 kg!

14. Usa pile ricaricabili.
Durano da 500 a 1000 cicli. Quelle usa e getta sono bombe chimiche irrecuperabili, per produrle si consuma 200 volte l'energia che contengono, l'80% finisce nella spazzatura normale contaminandola, e comunque non sono riciclabili in alcun modo.

15. Al computer.
Attiva la funzione "risparmio energia". In pausa pranzo spegnilo bene, anche il monitor; e quello Lcd consuma la metà.

16. Il bravo manager.
Commissiona una stima delle emissioni di CO2 dell'azienda: la consapevolezza parte dalla contabilità.

17. Energia pulita. Accendi il contratto con un fornitore di energia rinnovabile.

18. Pianta un albero.
Un solo albero assorbe almeno 1 tonnellata di CO2 nella durata della sua vita.

19. In libreria. "50 cose da fare per salvare il mondo e risparmiare denaro" di Andreas Schlumberger (Apogeo, a Impatto Zero) e "Salvare il mondo senza essere Superman", di Roberto Rizzo (Einaudi).

20. Informati online.
Leggere una notizia su Internet fa risparmiare il 97% d'energia rispetto a un quotidiano. Un'occhiata al sito di Al Gore (www.climatecrisis.net), poi www.climatechange.eu.com (nuova campagna UE, "You control climate change". Pare facile: "Abbassa. Spegni. Ricicla. Cammina") e… 21. www.impattozero.it. C'è il calcolatore della tua CO2 personale. Sai quanta ne emette ogni italiano in media, al giorno? (21 kg).

22. Sii consapevole.
Ogni gesto ha un peso. Attenzione, rispetto e "impronta leggera" siano le parole d'ordine.

(tratto in parte da yahoo)

giovedì 17 aprile 2008

La gravidanza


Appena nasceva un bambino, in nome delle superstizioni, e quindi per proteggerlo idealmente dal rischio della mortalità infantile (che un tempo era molto frequente) gliene venivano fatte letteralmente di tutti i colori.

Appena nato gli veniva messo in bocca qualche cristallo di sale grosso, nella convinzione che il sale allontanasse il maligno (perchè tradizione vuole che le streghe non potessero usarlo nelle loro pozioni e dovessero mangiare insipido), poi veniva preso dal padre e passato per tre volte sul fuoco acceso del caminetto, affinchè il fuoco lo proteggesse dalle future malattie, e quindi veniva messa la fuliggine dello stesso caminetto sotto la sua culla e sotto il suo cuscino, affinchè la cenere (come con l'incenso delle benedizioni religiose) lo consacrasse. E se il bambino si ammalava nei primi mesi di vita, il rito veniva ripetuto, usando però il forno al posto del caminetto: veniva inserito tre volte nel forno acceso, appoggiato sulla pala del pane.

Il padre poi, sempre poco dopo la nascita, uccideva una rondine e gli estraeva il cuore che faceva succhiare al bambino, affinchè questo uccello libero, abituato a lasciare il nido e a volare presto, trasmettesse questi stessi valori al neonato. Lo stesso avveniva anche con il cuore del maiale o del bue e con i testicoli del gallo, per trasmettergli forza ed essere prolifico.
Tutto ciò ovviamente, in nome delle concezioni animistiche secondo cui si interiorizzerebbero le caratteristiche dell'animale mangiato, esattamente come avviene, in ambito teologico, con l'ostia religiosa che infonde in chi la mangia, attraverso il corpo del messia, i suoi valori spirituali.

Al momento della nascita anche la placenta era oggetto di un riutilizzo scaramantico; veniva fatta mangiare ad altre donne ritenute poco fertili, per renderle prolifiche, ma affinchè avesse questo effetto (si dice prodigioso), doveva essere cucinata dal padre del nascituro.

Inoltre attraverso il cibo desiderato durante le "voglie" delle donne in cinta si sarebbe capito in anticipo il colore dei capelli nel nascituro; se la voglia era di vino rosso, sarebbe stato moro, se era di vino bianco, sarebbe nato biondo.

Proseguendo in questo elenco di rituali singolari, ricordiamo che in caso di enuresi (cioè il fare la pipì a letto), si raccomandava di dare da mangiare al bambino un intingolo di topi domestici e terra di camposanto.
Mentre se la madre non aveva latte per allattare (il che era considerato un intervento del maligno, prima che si scoprissero gli ormoni), allora era lei che doveva mettersi del sale sul petto, come anti-maleficio, e doveva osservare il divieto assoluto di bere nel bicchiere altrui e magiare nel piatto altrui, perchè si riteneva che l'invidia delle altre donne, trasmessa attraverso la saliva, gli potesse prosciugare il latte. Infine, doveva indossare "a rovescio" gli abiti del padre o del marito.
Solo in ultima battuta veniva consigliato ciò che anche la scienza moderna conferemerebbe, cioè di nutrirsi di brodo, uova, latte, vino, pasta, fagioli, a conferma che la medicina ancora veniva solo dopo la scaramanzia, cioè che la convinzione che il demonio ci mettesse lo zampino prevaricava le già note cognizioni scientifiche e igenico-sanitarie.
Il demonio infatti serviva come spiegazione razionale di ciò che ancora la scienza non era in grado di spiegare, evitando così di trovarsi senza spiegazioni davanti all'ignoto, che da sempre ha intimorito le popolazioni.

Anche la condizione della donna ci viene spiegata attraverso le supertizioni: una donna che aveva appena partorito, era considerata impura e per questo non doveva assolutamente cucinare, e doveva mangiare in disparte e non a tavola, non poteva cambiarsi d'abito, nè pettinarsi, nè avere rapporti sessuali, nè partecipare al battesimo del figlio.
Doveva essere addirittura portata portata in chiesa e benedetta per ri-purificarla e riaccettarla in famiglia.
Questo non si basa più di tanto su motivi igenici, quanto piuttosto su un pretesto per sottolineare una volta di più il ruolo ancora marginale delle donne nella società dell'epoca.

Interessante anche il rito dell'IMPAIOLATA, cioè "ins la paia" (sulla paglia), una festa in cui la madre del nascituro doveva sedere su una sedia fatta di paglia (originariamente direttamente su un covone di paglia). Era in pratica un pranzo successivo al battesimo del neonato, in cui i parenti e vicini portano cibi in dono: capponi, uova, formaggi, vino, dolci, i più poveri portano del pane.
Si mangiavano per tradizione delle minestre e dolci a base di uovo (simbolo di nascita e di trionfo sulla morte).
Inoltre il "galateo" dell'epoca prevedeva che i regali fossero più ricchi per i figli maschi e minori per le femmine (4 capponi se maschio, 2 se femmina).

martedì 15 aprile 2008

L'acchiappasogni: leggende

LA LEGGENDA DEL DREAM CATCHER SECONDO LA CULTURA DEI CHEYENNE

Molto tempo prima che arrivasse l’uomo bianco, in un villaggio cheyenne viveva una bambina il cui nome era Nuvola Fresca. Un giorno la piccola disse alla madre, Ultimo Sospiro della Sera:” quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero a nutrirsi, becca pezzi del mio corpo e mi mangia finché non arrivi tu, leggera come il vento e lo cacci via. Ma non capisco cosa sia tutto questo”.
Con grande amore materno Ultimo Sospiro della Sera rassicurò la piccola dicendole: “le cose che vedi di notte si chiamano sogni e l’uccello nero che arriva è soltanto un’ombra che viene a salvarti” Nuvola fresca rispose: “ma io ho tanta paura, vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone”.
Allora la saggia madre, sapeva che in cuor suo sarebbe stato ingiusto chiudere la porta alla paura della sua bimba, inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte, poi diede all’oggetto un potere magico: riconoscere i sogni buoni, cioè quelli utili per la crescita spirituale della sua bambina, da quelli cattivi, cioè insignificanti e ingannevoli.
Ultimo Sospiro della Sera costruì tanti dream catcher e li appese sulle culle di tutti i piccoli del villaggio cheyenne.
Man mano che i bambini crescevano abbellivano il loro acchiappasogni con oggetti a loro cari e il potere magico cresceva, cresceva, cresceva insieme a loro… Ogni cheyenne conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita, come oggetto sacro portatore di forza e saggezza.

Ancora oggi, a secoli di distanza, ogni volta che nasce un bambino, gli Indiani costruiscono un dreamcatcher e lo collocano sopra la sua culla. Con un legno speciale, molto duttile, plasmano un cerchio, che rappresenta l'universo, e intrecciano al suo interno una rete simile alla tela del ragno. Alla ragnatela assegnano quindi il compito di catturare e trattenere tutti i sogni che il piccolo farà. Se si tratterà di sogni positivi, il dream catcher li affiderà al filo delle perline (le forze della natura) e li farà avverare. Se li giudicherà invece negativi, li consegnerà alle piume di un uccello e li farà portare via, lontano, disperdendoli nei cieli...



LA LEGGENDA DEL DREAMCATCHER SECONDO LA CULTURA LAKOTA

Molto tempo fa, quando il mondo era ancora giovane, un antico capo spirituale Lakota era su una montagna ed ebbe una visione. Nella sua visione,Iktomi, il grande maestro di saggezza, apparve sottoforma di ragno. Iktomi gli parlò nella lingua sacra che solo i capi spirituali dei Lakota conoscevano.
Mentre parlava Iktomi, il ragno, prese l'anello che portava con sè l'antico maestro, che aveva piume, crine di cavallo, perle e offerte, e iniziò a tessere una tela. Parlò all'anziano dei cicli della vita e come noi iniziamo le nostre vite come infanti, diventando adolescenti e infine adulti, completando il ciclo.
" Ma" disse Iktomi mentre continuava a tessere la sua tela " In ogni momento della vita ci sono molte energie --- alcune son buone, altre meno. Se ascolti le energie buone, ti porteranno nella direzione giusta. Ma se ascolti le energie cattive, ti feriranno e andrai nella direzione sbagliata."
Continuò : " Ci sono molte energie differenti e differenti direzioni che possono aiutare o interferire con l'armonia della natura, e anche con il grande spirito e i suoi meravigliosi insegnamenti."
Mentre parlava, il ragno continuava a tessere la sua tela iniziando dall'esterno, lavorandola verso il centro.Quando Iktomi finì di parlare, diede all'anziano Lakota la tela e disse:
" Vedi, la tela è un cerchio perfetto ma c'è un buco al centro del cerchio. Usa la tela per aiutare te stesso e il tuo popolo per raggiungere i tuoi obiettivi e fare un buon uso delle idee delle persone, i loro sogni e visioni. Se credi nel Grande Spirito, la tela acchiapperà le tue buone idee e le cattive andranno via tramite il buco."
Il capo Lakota raccontò la sua visione al suo popolo e adesso gli Indiani Sioux usano gli acchiappasogni come tela della loro vita.

Viene appeso sui loro letti e nelle loro case per setacciare i sogni e visioni. Il buono nei loro sogni viene catturato nella tela della loro vita e portata con se, ma il male dei loro sogni scappa attraverso il buco al centro della tela e non fa più parte di loro. Credono che l'acchiappasogni possegga la fortuna del loro destino.

L'acchiappasogni: costruirlo da soli


L'acchiappasogni è un oggetto tradizionale della cultura degli Indiani d'America. Si racconta che mettendo uno di essi sull'entrata della camera da letto o nei pressi della zona in cui si dorme vengano catturati ed eliminati i sogni negativi e gli incubi, affinchè non turbino il sonno. La presenza delle piume invece concilierebbe l'arrivo dei sogni positivi e lieti da ricordare. Costruirsi un Acchiappasogni da soli è tutt'altra cosa che comprarlo già fatto in qualche bancherella o negozio etnico... Quindi un po' di forza di volontà e anche voi avreste il vostro personalissimo acchiappasogni! Potrete anche impregnarlo di magia... Esprimete un desiderio o un intento visualizzandone la risoluzione ad ogni nodo che farete. Potreste rimanere stupiti da ciò che potrebbe accadere!
Oggetti necessari :

Anello di metallo ( ottone )
Qualsiasi laccio o nastrino
Filo di lino
Qualsiasi tipo di perline
Piume

Avvolgete i lacci o i nastrini attorno all'anello fino a coprirlo completamente, e legatelo, lasciando un pezzo lungo abbastanza da poterlo usare come gancio per appendere. Prendete un pezzo di filo di lino e legatelo vicino alla parte superiore dell'anello, vicino al gancio. Fate un nodo e legatelo, per fare 7 punti attorno l'esterno dell'anello, tenendo il filo teso e finendo dove avete iniziato. Da questo ultimo punto, legate il filo attraverso i vari fili creati e attorno al cerchio dell'anello, facendo una specie di tela di ragno. Piccole, colorate o irridiscenti perline possono essere aggiunte per dare le sembianze della rugiada che scende. Quando raggiungete il centro dell'anello, dove non potete proseguire, legate il filo. In questo momento, ci sono due scelte per il pezzo terminato : 1.) Cucite 4 perline su una piuma e legate la piuma al centro dell'acchiappasogni, oppure.. 2.) Tagliate 2 o 3 pezzi di nastrini di ugual misura e fate una piccola fenditura alla fine di ognuna, e legatele in questa maniera all'anello. Potete mettere perline alla fine di ogni laccio, fare nodini, inserire piume, fare tutto ciò che desiderate ( Usate la colla per assicurare le piume ai lacci. )