giovedì 17 aprile 2008

La gravidanza


Appena nasceva un bambino, in nome delle superstizioni, e quindi per proteggerlo idealmente dal rischio della mortalità infantile (che un tempo era molto frequente) gliene venivano fatte letteralmente di tutti i colori.

Appena nato gli veniva messo in bocca qualche cristallo di sale grosso, nella convinzione che il sale allontanasse il maligno (perchè tradizione vuole che le streghe non potessero usarlo nelle loro pozioni e dovessero mangiare insipido), poi veniva preso dal padre e passato per tre volte sul fuoco acceso del caminetto, affinchè il fuoco lo proteggesse dalle future malattie, e quindi veniva messa la fuliggine dello stesso caminetto sotto la sua culla e sotto il suo cuscino, affinchè la cenere (come con l'incenso delle benedizioni religiose) lo consacrasse. E se il bambino si ammalava nei primi mesi di vita, il rito veniva ripetuto, usando però il forno al posto del caminetto: veniva inserito tre volte nel forno acceso, appoggiato sulla pala del pane.

Il padre poi, sempre poco dopo la nascita, uccideva una rondine e gli estraeva il cuore che faceva succhiare al bambino, affinchè questo uccello libero, abituato a lasciare il nido e a volare presto, trasmettesse questi stessi valori al neonato. Lo stesso avveniva anche con il cuore del maiale o del bue e con i testicoli del gallo, per trasmettergli forza ed essere prolifico.
Tutto ciò ovviamente, in nome delle concezioni animistiche secondo cui si interiorizzerebbero le caratteristiche dell'animale mangiato, esattamente come avviene, in ambito teologico, con l'ostia religiosa che infonde in chi la mangia, attraverso il corpo del messia, i suoi valori spirituali.

Al momento della nascita anche la placenta era oggetto di un riutilizzo scaramantico; veniva fatta mangiare ad altre donne ritenute poco fertili, per renderle prolifiche, ma affinchè avesse questo effetto (si dice prodigioso), doveva essere cucinata dal padre del nascituro.

Inoltre attraverso il cibo desiderato durante le "voglie" delle donne in cinta si sarebbe capito in anticipo il colore dei capelli nel nascituro; se la voglia era di vino rosso, sarebbe stato moro, se era di vino bianco, sarebbe nato biondo.

Proseguendo in questo elenco di rituali singolari, ricordiamo che in caso di enuresi (cioè il fare la pipì a letto), si raccomandava di dare da mangiare al bambino un intingolo di topi domestici e terra di camposanto.
Mentre se la madre non aveva latte per allattare (il che era considerato un intervento del maligno, prima che si scoprissero gli ormoni), allora era lei che doveva mettersi del sale sul petto, come anti-maleficio, e doveva osservare il divieto assoluto di bere nel bicchiere altrui e magiare nel piatto altrui, perchè si riteneva che l'invidia delle altre donne, trasmessa attraverso la saliva, gli potesse prosciugare il latte. Infine, doveva indossare "a rovescio" gli abiti del padre o del marito.
Solo in ultima battuta veniva consigliato ciò che anche la scienza moderna conferemerebbe, cioè di nutrirsi di brodo, uova, latte, vino, pasta, fagioli, a conferma che la medicina ancora veniva solo dopo la scaramanzia, cioè che la convinzione che il demonio ci mettesse lo zampino prevaricava le già note cognizioni scientifiche e igenico-sanitarie.
Il demonio infatti serviva come spiegazione razionale di ciò che ancora la scienza non era in grado di spiegare, evitando così di trovarsi senza spiegazioni davanti all'ignoto, che da sempre ha intimorito le popolazioni.

Anche la condizione della donna ci viene spiegata attraverso le supertizioni: una donna che aveva appena partorito, era considerata impura e per questo non doveva assolutamente cucinare, e doveva mangiare in disparte e non a tavola, non poteva cambiarsi d'abito, nè pettinarsi, nè avere rapporti sessuali, nè partecipare al battesimo del figlio.
Doveva essere addirittura portata portata in chiesa e benedetta per ri-purificarla e riaccettarla in famiglia.
Questo non si basa più di tanto su motivi igenici, quanto piuttosto su un pretesto per sottolineare una volta di più il ruolo ancora marginale delle donne nella società dell'epoca.

Interessante anche il rito dell'IMPAIOLATA, cioè "ins la paia" (sulla paglia), una festa in cui la madre del nascituro doveva sedere su una sedia fatta di paglia (originariamente direttamente su un covone di paglia). Era in pratica un pranzo successivo al battesimo del neonato, in cui i parenti e vicini portano cibi in dono: capponi, uova, formaggi, vino, dolci, i più poveri portano del pane.
Si mangiavano per tradizione delle minestre e dolci a base di uovo (simbolo di nascita e di trionfo sulla morte).
Inoltre il "galateo" dell'epoca prevedeva che i regali fossero più ricchi per i figli maschi e minori per le femmine (4 capponi se maschio, 2 se femmina).

2 commenti:

Artic Swan ha detto...

Ciao Hettie,
metto qui il commento anche se non ci azzecca un tubo con l'argomento che stavi trattando.
Sono sempre dell'idea che avresti necessità di un nuovo telefono...
In questi giorni stanno parlando in modo che mi lascia perplessa e MOLTO preoccupata di certi "fenomeni"...sappiamo tutti, e lo sappiamo da prima che diventasse di moda parlarne a iosa, che dietro la filosofia (!?!) nazional socialista, nota come nazismo, c'era un'ideologia esoterico-religiosa, legata ad una setta di invasati. Lo sappiamo, ma abbiamo, spero, anche chiaro in mente che una cosa che già è "setta" è da prendere con le molle, se poi è pure costituita da pazzoidi...ovvia, come direbbe la mi' amiha Giulia, è assolutamente ridicolo pensare che si possa associare una religione o una filosofia serie a detti individui. Sappiamo anche che costoro fecero carte false in giro per il mondo per ottenere conoscenze ed informazioni da varie culture, tra cui quella Tibetana, in parte riuscendoci. Come diceva un giovane Tulku di mia conoscenza (cioè reincarnazione di un Lama di alto lignaggio), la conoscenza è giusto donarla quando venga richiesta, non si può essere poi responsabili se chi la riceve la usa male. Possiamo sperare che venga compresa e ne cambi gli intenti.
Possiamo o meno, da occidentali, condividere questa idea, ma fortunatamente non c'è, almeno per ora, in giro molta gente che considera i monaci tibetani come naziskins per questi episodi di rapporto con gli adepti della setta di Thule dell'epoca.
I media, invece, soprattutto ultimamente, sembrano non perdere occasione per sottolineare come i seguaci dello zio Adolfo facessero uso di Rune, riferimenti a riti celtici (non è vero, erano sassoni), santificassero i solstizi e gli equinozi e così via. Non spiegando come questi prendessero dei simboli e li rovesciassero a loro piacimento facendoli diventare tutt'altra cosa, ma sottolineando come l'uso stesso di Rune (Sowilo, vittoria solare = SS) o altri simboli e usi fosse demoniaco. Come dire...popolazioni celtiche = demonio...Nord = origine di ogni malvagità...che le brigate rosse avessero preso un pentacolo rovesciato a proprio simbolo, senza nemmeno avere idea di che significasse e senza un substrato esoterico, frega niente a nessuno. Vero che le BR erano educande rispetto a zio Adolfo e compagni, però...
In questi giorni, guarda caso, dei giovani deficenti dei nostri anni si sono messi a fare il verso ai vecchi nazisti di sessanta o settand'anni fa, festeggiando il Solstizio, accendendo fuochi e riempiendo simpaticamente di botte chi capitava loro a tiro: ecco che, di nuovo, si citano riti celtici come demoniaci, Rune come fonte di ogni male, nazisti = pagani, se poi pagani di rito celtico, che sarebbe normale alle nostre latitudini, allora apriti cielo!!!
Questo mi preoccupa. Mi indigna, perchè NOI sappiamo bene che costoro usano la religione, come peraltro imbecilli di altre religioni, come scusa per la loro fame di aggressione e di violenza, perchè sono dei paranoici ignoranti e rabbiosi, ma ciò che passa, forzatamente, è che i pagani sono esseri vergognosi e assassini. Che le Rune, sacre, sacrissime di per sè (e dal nazismo snaturate, addirittura a livello di quantità, oltre che di qualità e significato), sono roba del diavolo e così via.
I telegiornali dicono che il festeggiare i Solstizi è nazismo, non ritualizzare qualcosa di arcano, antico e perfetto, in quanto armonico con la Terra Madre e il Cielo e tutte le cose.
Sai che temo? Una nuova persecuzione, una nuova inquisizione. Ma soprattutto temo la stupidità, cui, come tu sai sono terribilmente allergica...

Eyliis ha detto...

E lo so, ma cosa vuoi ci faccia....

Il fatto da te descritto mi inquieta un po'...Sinceramente non voglio neanche esprimermi in merito!!!
Non saprei neanche cosa dire di fronte a tale enorme ignoranza...Il mondo va avanti, ma non cambia. Mai.