mercoledì 19 marzo 2008

Ostara


Il giorno sacro in cui la luce e il buio sono in equilibrio,
quando la vita riemerge dalla Grande Madre Terra

E' la notte tra il 20 e il 21 marzo, l'equinozio di primavera, e coincide quasi sempre con la Pasqua cristiana.

In questa occasione il giorno e la notte hanno la stessa durata. La natura si risveglia dal suo lungo sonno, cominciano a sbocciare i fiori, l'erba nuova ricoprre i prati e molti animali si accoppiano seguendo l'istinto primordiale di conservazione della specie.I canti degli uccelli iniziano a echeggiare e il sole si fa più caldo.

Nei paesi celtici questa festa segnava l'inizio della stagione della semina.

A Roma, per l'occasione, le Vestali celebravano un particolare rito che involveva l'accensione di un cero (che venne in seguito assimilato dalla tradizione cristiana) simboleggiante la fiamma eterna dell'esistenza. Il cero, all'interno dei templi dedicati alla dea, veniva spento solo all'alba del giorno seguente.

Secondo la mitologia greca, la primavera segnava il ritorno dal mondo sotterraneo di Persefone. Questo rappresenta lo sbocciare della stagione. Demetra, la madre di Persedone, è simbolo della terra fertile e del grano maturo del raccolto.

Figlia di Zeus e di Demetra, venne rapita da Ade, dio dell'oltretomba, che la portò negli inferi per sposarla ancora fanciulla contro la sua volontà. Una volta negli inferi le venne offerta della frutta, ed ella mangiò senza appetito solo sei semi di melograno. Persefone ignorava però il trucco di Ade: chi mangia i frutti degli inferi è costretto a rimanervi per l'eternità.
La madre, dea dell'agricoltura, che prima di questo episodio procurava agli uomini interi anni di bel tempo e fertilità delle terre, reagì adirata al rapimento impedendo la crescita delle messi, scatenando un inverno duro che sembrava non avere mai fine. Con l'intervento di Zeus si giunse ad un accordo, per cui, visto che Persefone non aveva mangiato un frutto intero, sarebbe rimasta nell'oltretomba solo per un numero di mesi equivalente al numero di semi da lei mangiati, potendo così trascorrere con la madre il resto dell'anno. Così Persefone avrebbe trascorso sei mesi con il marito negli inferi e sei mesi con la madre sulla terra.
Demetra allora accoglieva con gioia il periodico ritorno di Persefone sulla Terra, facendo rifiorire la natura in primavera ed in estate.


Il nome Oestara proviene dal Latino ed era il nome della Dea della primavera Eostre. Questa Dea è collegata ad una dolce legenda: un piccolo coniglietto voleva così tanto piacere ad Eostre che lasciava in giro uova sacre in suo onore e le decorava con i colori dell'arcobaleno. Quando il coniglietto si presentò innanzi alla Dea con il suo dono, lei fu così contenta che desiderò dividere la sua gioia con tutti gli uomini della terra e chiese al piccolo coniglietto di andare in giro per il mondo a donare le piccole uova colorate.
Suo simbolo è infatti la lepre, come simbolo di fertilità, causa la velocità con cio si riproduce.

Questo è infatti il periodo dell'anno in cui decoriamo le uova e il coniglio le nasconde. Il cesto pieno di uova decorate simbolizza il grembo fertile della Madre, quasi pronto a esplodere sulla Terra. Erano disegnati con colori brillanti e con vari tipi di strisce e cerchi che rappresentavano i cicli della vita, morte e rinascita. Il tuorlo dorato rappresenta il Dio Sole, il suo albume è visto come la Dea Bianca e il tutto è un simbolo della rinascita.

Durante Oestara uova dipinte sono usate sull'altare come decorazione per onorare il Dio e la Dea e sono portate addosso come talismani magici per la fertilità.
L'uovo è un potente simbolo della nuova e rinata vita lontana dall'apparente morte o assenza di vita dell'inverno. La forza maschile e femminile, yin e yang sono bilanciati.

Ad Ostara, il Dio diviene guerriero, il campione della Dea e come alcuni eroi ( Ercole o Artù ), ha 12 fatiche da attraversare, ognuna legata ad un segno dello zodiaco. Danzando attorno al cerchio, egli si mostra nella persona dell'eroe locale o di un ragazzo scelto per averne la parte. E' armato con la Lancia del Sole e con le Freccie della Passione e quando interpreta la sua parte, con il permesso della Dea, lancia le sue frecce nel sole e inizia il suo viaggio.

Il Dio si trova nella sua forma di Pan. In primavera è il re dei boschi e il pastore di capre. E' il simbolo della giovinezza, dell'istinto della natura. In questa fase, è in sintonia con gli animali. L'immagine di Pan, con le corna, il corpo umano e le gambe da capra lo rappresentano alla perfezione. E' libero, senza responsabilità, l'adolescente che cresce attraverso le foreste.

Celebrate la Fanciulla che è in voi, la Dea vergine e forte, che non ha bisogno di nessuno per ergersi sul mondo. Siate libere e travolgenti, dolci ma decise. Siate cosa realmente desiderate essere ma spesso dovete reprimere. Sentitevi crecere ed evolvere, come un piccolo germoglio che spunta dalla terra ancora inasprita dall'inverno. Come lui crogiolatevi al sole tiepido, assorbitene l'energia e pensate a cosa vorreste cambiare di voi, in cosa vorreste maturare.
Rinnovatevi, e rinnovate l'ambiente che vi circonda. Nulla è troppo tardi x essere cambiato.
Crescete, ed imparate dalla natura.
Celebrate la vostra forza interiore, perchè voi siete uniche e speciali, e sapete superare gli ostacoli che la vita vi pone.
Celebrate la vostra intelligenza, perchè sapete cavarvela in ogni situazione.
Celebrate i vostri sentimenti perchè senza di essi non sareste donne.

Alcune tradizioni in questa giornata vanno alla ricerca di trifogli nei prati. Il trifoglio è un simbolo molto potente nel mondo celtico, in quanto si dice che da esso sia stato ispirato il simbolo del Triskele che rappresenta sia le tre età della Dea sia il mondo fisico, mentale e spirituale.

La tradizione vuole che venivano accesi fuochi all'alba per la vita rinnovata e per la protezione del raccolto. Molte streghe festeggiavano Ostara facendo falò all'alba, suonando campanelle, decorando le uova e mangiandole ritualmente.

L'Equinozio di Primavera è un momento di azione, di rinnovamento, il tempo ideale per pulire la vostra casa e dare il benvenuto alla nuova stagione. " Le pulizie primaverili " sono molto più di un semplice lavoro fisico. Può essere visto come un tentativo mirato e concentrato di liberare la casa dai problemi e dalla negatività dei mesi passati e per prepararla alla Primavera e all'Estate. Per questo molti pagani, puliscono la propria casa con il pensiero positivo. Questo libera la casa da ogni sentimento negativo portato dall'Inverno. Una regola comune per le pulizie primaverili è che tutti i movimenti inclusi il lavare a terra o spolverare deve fare in movimento orario. I pagani credono che questa tradizione aiuti a riempire la casa di energia costruttiva.

1 commento:

Artic Swan ha detto...

Ecco: sapevo che l'avresti fatto...adesso dormo tranquilla...:)