domenica 18 novembre 2007

Canto della Dea Madre



Gaia io canterò, la madre universale dalle salde fondamenta.

Antichissima, che nutre tutti gli esseri, quanti vivono sulla terra,

quanti si muovono sul terreno fecondo o nel mare azzurro,

e quanti volano nell'aere; tutti si nutrono

dell'abbondanza che tu concedi.

Grazie a te gli uomini sono fecondi di figli, e ricchi di messi.

Signora; è in tuo potere dare o togliere la vita agli uomini mortali.

Felice colui che nel tuo cuore tu benevola onori:

a lui senza limite affluisce ogni bene.

Per lui sono gravati dal raccolto i solchi apportatori di vita,

e nei campi ha gran copia di bestiame;

la sua casa è piena di ricchezze.

Tali uomini regnano con giustizia sulle città delle belle donne,

e li accompagna grande benessere, e prosperità.

Esultano i figli di letizia giovanile,

e nei cori ornati da ghirlande, con animo lieto,

danzando si rallegrano, tra i fiori del prato,

le figlie di coloro che tu onori, o Dea veneranda,

forza generosa.

Salve, madre degli dèi, consorte del cielo stellato.

Concedimi benevolmente, in cambio del mio canto,

la prosperità che conforta il cuore, ed io mi ricorderò di te,

e di un altro canto ancora.

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