venerdì 4 gennaio 2008

L'epifania: Origini


Come per altre feste, anche per l'epifania non posso certo lasciarvi soli!! In 4 post riassumo tutto ciò che ho potutto trovare sulle origini della festa, sulla figura della befana e sulle tradizioni del nostro bel paese... Perchè forse non tutti lo sanno, ma l'epifania è una delle feste più pagane che ci sia! (be', la rima non era voluta, ma è venuta...... :) )
Partiamo allora dalle origini.

Il termine epifania deriva dal greco , epifaneia, che significa manifestazione (della divinità). Nella liturgia cristiana passò a significare "la manifestazione di Gesù agli uomini come Messia", e secondo un'antica tradizione Gesù apparve agli uomini come Figlio di Dio nel medesimo giorno (6 gennaio) ma a distanza di anni, con tre episodi miracolosi: con la stella che guidò i Re Magi, con il battesimo nel Giordano e con la trasformazione dell'acqua in vino nel giorno delle nozze di Cana. Originariamente la Chiesa celebrava questi tre miracoli nel giorno dell'Epifania, ma con l'andar del tempo la festa dell'Epifania finì col ricordare solo la venuta e l'adorazione dei Re Magi, proprio come si ritrova nella traduzione letterale olandese.

Che il battesimo di Gesù coincida con la sua nascita come divinità era un idea piuttosto diffusa in Oriente come ci riporta Epifanio

« [...] Quando tutto il popolo si fu battezzato, venne anche Gesù e fu battezzato da Giovanni. E allorché uscì dall'acqua, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito Santo in forma di colomba che discendeva e penetrava in lui. E dai cieli venne una voce che disse: Tu sei il mio figlio diretto: in te mi sono compiaciuto. E poi ancora: Io oggi ti ho generato. E in quel momento una gran luce illuminò tutto il luogo. Vedendolo Giovanni gli disse: Tu chi sei? E di nuovo una luce dal cielo a lui: Questo è il mio figlio diletto in cui mi sono compiaciuto. Allora Giovanni gettandosi ai suoi piedi disse: Ti prego Signore, battezzami tu! Ma egli vi si oppose, dicendo: Lascia, perché così conviene si adempiscano le cose »


Ma parliamo del passato, di prima del cristianesimo.

Già gli antichi Romani celebravano l'inizio d'anno con feste in onore al dio Giano (e di qui il nome Januarius al primo mese dell'anno) e alla dea Strenia (e di qui la parola strenna come sinonimo di regalo). Queste feste erano chiamate le Sigillaria; ci si scambiavano auguri e doni in forma di statuette d'argilla, o di bronzo e perfino d'oro e d'argento. Queste statuette erano dette "sigilla", dal latino "sigillum", diminutivo di "signum", statua. Le Sigillaria erano attese soprattutto dai bambini che ricevevano in dono i loro sigilla (di solito di pasta dolce) in forma di bamboline e animaletti.

Dalla Romanità passiamo al Medioevo, periodo ricco di racconti demoniaci e di magie. Proprio in questa epoca medioevale si dà molta importanza al periodo compreso tra il Natale e il 6 gennaio, un periodo di dodici notti dove la notte dell'Epifania è anche chiamata la "Dodicesima notte".In quei 12 giorni, cruciali per i contadini che avevano appena seminato, si riunivano le speranze di un buon raccolto per l’anno appena iniziato; Madre Natura li aveva nutriti e sostentati con i frutti del suo grembo per tutto l’anno precedente ed ora,come impone la ruota dell'anno e della vita stessa, era destinata a morire per poi rinascere giovane e bella,pronta a sacrificarsi per far rinascere un nuovo periodo di prosperità.: proprio come la Luna che nasce, diventa piena, muore diventando nera e poi risorge. Secondo le credenze e le leggende, in quelle dodici notti Diana (altri invece credevano una divinità misteriosa chiamata Satia (dal latino satiaetas, sazietà) o Abundia (da abundantia)) con un gruppo più o meno numeroso di donne volava sopra i campi appena seminati,per rendere appunto fertili le campagne.

Prima di morire però, portava ultimi doni agli uomini compiendo veri prodigi, volando in cielo rendendo fecondi i campi, salubri le acque, fertili gli esseri viventi.

Nessun commento: