giovedì 27 dicembre 2007

Capodanno : Le origini


In questo post vorrei parlare un po' del capodanno del passato, delle sue "origini" per così dire... Inoltre tralascerò volutamente tutta la parte sul capodanno celtico, in quanto Samhain sotto certi aspetti assomiglia a questa celebrazione, ma sotto altri si discosta notevolmente, in quanto l'accezione di discesa agli inferi è più propia di Ognissanti che del moderno capodanno. Lascerò quindi più spazio ad altre culture e tradizioni.

Pare che il Capodanno abbia le sue origini in Mesopotamia, sin dai remoti giorni del II millennio a.C.. Il loro capodanno corrispondeva al giorno della prima luna nuova dopo l'equinozio di primavera(vi era quindi una profonda accezione di rinascita). I mesopotamici credevano che l'universo fosse nato dopo una violenta lotta fra il loro dio Marduk e la dea del caos Tiamat. La vittoria andò a Marduk, il quale, con la forza, impose l'ordine sul caos. Ogni anno la sua impresa era commemorata all'arrivo Dea Tiamatdelle piogge portatrici di vita. Dato che il re rappresentava l'ordine, per circa 11 giorni egli si ritirava, e la popolazione ricreava letteralmente il caos bevendo, permettendo agli schiavi di insultare i padroni e commettendo atti immorali. Per quella particolare occasione, tutti gli dei babilonesi erano portati in città e partecipavano ad una solenne processione, per aiutare Marduk a vincere la battaglia contro Tiamat. La grande battaglia veniva rivissuta attraverso la lettura pubblica dell'Enuma elish, l'epopea della creazione che ne narrava la storia. In quelle occasioni era normale assistere a riti di esorcismo e altre usanze esoteriche nel tentativo di scacciare gli spiriti maligni che turbavano l'armonia.

Si trovano cenni alla celebrazione del Capodanno anche tra gli antichi Egizi.
Gli antichi egizi festeggiavano il capodanno all'alba del giorno in cui Sirio sorge immediatamente prima del sole. e cio accade ogni 365,25 giorni circa. Qui la protagonista diventava Hathor, la dea dell'amore e della gioia, della musica e della danza. Divenuta in seguito la regina dei morti, aiutava questi ultimi a raggiungere il cielo con una scala. Il giorno di Capodanno era l'anniversario della sua nascita ed era celebrata con grandi feste. Prima Dea Hathor dell'alba le sacerdotesse portavano fuori sulla terrazza l'immagine di Hathor per esporla ai raggi del sole nascente. Il tripudio che seguiva era un pretesto per darsi ad una vera e propria orgia, e il giorno si concludeva fra canti e vino.

Per i maya vi sono due correnti diverse di pensiero. Secondo alcuni il loro capodanno veniva festeggiato il giorno in cui la costellazione delle pleiadi raggiungeva lo zenith, e dovrebbe coincidere intorno al 25 luglio. Ma pare che questo si basi su un falso calendario maya. In effetti la loro festa piu importante era il giorno del solstizio di inverno, ossia il giorno piu corto dell'anno, in cui si temeva che il Sole li avrebbe abbandonati per sempre. Era cosi compito del sacerdoti praticare un rito che serviva per "trattenere" il sole. Consisteva nel legare una corda a una particolare pietra sacra, che simboleggiava il sole, e al tramonto il sacerdote "tirava" la corda come appunto a voler trattenere il sole.
E a quanto pare, questo rito magico funzionava, visto che gia dal giorno successivo le giornate ricominciavano ad allungarsi.


Di qui le celebrazione portate in auge poi dal popolo romano( marzo innoltrato). Nell'antica Roma il primo dell'anno era dedicato a Giano il sacro dio bifronte. A lui il sacerdote offriva farro mescolato a sale e una focaccia di cacio grattugiato, farina, uova e olio cotti al forno, forse per propiziare l’influenza benefica del dio sulla natura e sui frutti raccolti. Tale divinità si diceva avesse due facce e due fronti: l'una rivolta indietro verso il passato e l'altra rivolta avanti verso il futuro. Ecco perché Giano era considerato il dio dei passaggi e delle porte, degli inizi e dei termini e da qui il nome gennaio. Anche in questo caso, l'inizio dell'anno nuovo assumeva un significato religioso mescolato però ad una sregolatezza ed a festeggiamenti sfrenati in onore di questa divinità romana. Quel giorno di Capodanno i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi in un candido vaso miele con datteri e fichi rugosi accompagnati da ramoscelli di alloro come augurio di fortuna e felicità.

Con il Capodanno, quindi, ci troviamo di fronte ad una celebrazione che sembra senza alcuna connotazione religiosa, ma che invece ha dimostrato attraverso il tempo di trovare le sue origini proprio in ricorrenze religiose antichissime.


Un'ultima curiosità:
in Italia, il regime fascista, tentò di imporre come primo giorno dell'anno il 28 ottobre, giorno della marcia su roma.

Nessun commento: